Con quale frequenza è necessario sottoporsi a visita odontoiatrica?
È consigliabile farsi visitare dal proprio dentista ogni sei mesi, anche in assenza di disturbi, perché un nuovo processo carioso può instaurarsi e progredire in questo arco di tempo.
Quali sono le buone abitudini per mantenere i denti sani?
Le regole per assicurarsi un bel sorriso sono: spazzolare accuratamente i denti dopo i pasti od almeno alla sera con un dentifricio al fluoro, usare il filo interdentale quotidianamente, limitare l’assunzione di frutta e cibi ricchi di zucchero o amido, di bevande gasate o energizzanti, andare dal dentista con regolarità.
Come si sceglie lo spazzolino da denti?
Lo spazzolino deve avere dimensioni medie, avere file di setole di nylon con punte arrotondate, essere di durezza media: spazzolini troppo rigidi non aggiungono nulla all’efficacia dello spazzolamento (la placca batterica ha in genere una consistenza molle), ma possono essere dannosi per denti e gengive.
Come va conservato lo spazzolino da denti?
Lo spazzolino va conservato pulito ed asciutto: una volta terminatone l’uso, va pulito con acqua corrente e conservato all’aria aperta (in un bicchiere con la testina rivolta verso l’alto) in modo che si asciughi perfettamente. Coprirlo con una protezione o comunque lasciarlo umido favorisce la proliferazione batterica sulle setole.
Ogni quanto tempo andrebbe cambiato lo spazzolino da denti?
Lo spazzolino andrebbe cambiato ogni 3 mesi o comunque appena si noti che le setole sono piegate od usurate. Molti spazzolini hanno indicatori cromatici che ne segnalano l’usura eccessiva.
Che cos'è lo spazzolino elettrico?
Uno spazzolino da denti elettrico è uno spazzolino che utilizza energia elettrica per imprimere alle setole un movimento oscillante ed, in alcuni modelli più avanzati, pulsatorio. Oggi la maggior parte degli spazzolini elettrici è a batteria ricaricabile.
È più efficace lo spazzolino elettrico o quello manuale?
Entrambi gli strumenti sono validi. Per essere efficaci, debbono essere entrambi utilizzati con un movimento corretto, che viene insegnato nella pratica dall’igenista nella seduta di igiene orale. In ogni caso, lo spazzolino elettrico viene trovato più comodo e facile da usare dai pazienti, specialmente i bambini e le persone con problemi di manualità. La placca batterica, dopo una seduta di igiene, ricomincia a formarsi entro alcune ore: per questo motivo, è indispensabile associare alla detartrasi una verifica (istruzioni di igiene) del corretto movimento dello spazzolino, per evitare uno spazzolamento inefficace ed una rapida riformazione di placca e tartaro.
Come si sceglie il dentifricio?
Il dentifricio va scelto in base all’età di chi lo utilizza: nei dentifrici per bambini dai 3 ai 6 anni il contenuto di fluoro non deve essere superiore ai 500 ppm; dai 6 anni in poi è consigliabile un dentifricio per adulti. Esistono dentifrici particolari, da usare per un tempo limitato in caso di denti sensibili, da usare per esempio dopo alcuni tipi di trattamento odontoiatrico (sbiancamenti, chirurgia parodontale, ecc.) In ogni caso, il dentista può indicare al paziente il dentifricio più adeguato per il suo caso.
Quando è necessario il collutorio?
Generalmente, si ricorre ad un collutorio disinfettante alla clorexidina quando è necessario limitare la formazione della placca, ad esempio dopo estrazioni o altri interventi chirurgici nel cavo orale. Il suo utilizzo deve essere limitato a periodo circoscritti, in quanto tende a pigmentare denti e lingua e ad alterare il sapori.
Un altro collutorio utile è quello a base di fluoro, per la prevenzione della carie, specialmente nei soggetti cariorecettivi e con apparecchi ortodontici. Gli altri tipi di collutorio non hanno indicazioni cliniche condivise. Esistono inoltre, preparati in gel ad alta concentrazione di fluoro, da applicare dopo l’igiene domiciliare.
L’assunzione del fluoro è utile o dannosa?
Le ultime linee guida sulla prevenzione e salute orale redatte dal Ministero della Salute rappresentano un importante documento elaborato da un gruppo di esperti (Centro di Collaborazione OMS per l’Epidemiologia Orale e l’Odontoiatria di Comunità di Milano, Società Scientifiche di Ginecologia, Igiene, Neonatologia, Pediatria, Odontoiatria, Movimento dei Genitori).Il Ministero della Salute raccomanda la somministrazione di fluoro nei bambini piccoli, almeno fino ai 6 anni di vita, che vivono in zone con acque contenenti basse quantità di fluoro (inferiore a 0,6 ppm).
L’utilizzo regolare di fluoro riduce l’incidenza della carie del 60%.
A quale età e sotto quale forma è consigliabile somministrare fluoro?
Mamma: 1 mg al giorno (a partire dal 3° mese di gravidanza fino alla fine dell’allattamento)
Bambino:
0.25 mg. fino a 2 anni
0.50 mg. dai 2 ai 3 anni
0.75 mg. dai 5 ai 13 anni
1 mg. a 14 anni
È bene succhiare la compressa alla sera, prima di andare a letto, dopo aver spazzolato i denti. In questo modo, ha anche un’azione locale (remineralizzazione di superficie). Evitare l’assunzione contemporanea di latte.
Ogni quanto tempo andrebbe fatta una pulizia dentaria presso lo studio dentistico?
È consigliabile effettuare una pulizia professionale ogni 6 mesi, in quanto consente di evidenziare anche eventuali carie iniziali. In alcuni casi ad esempio per pazienti con problematiche parodontali (“piorrea, tasche parodontali“), il dentista può consigliare sedute di richiamo più frequenti, per contrastare l’evoluzione della patologia.
Quali sono i sintomi della carie?
Nel primo stadio la carie è completamente asintomatica. Successivamente, lo smalto del dente perde la sua naturale lucentezza, diventando opaco. Sintomi della carie, che possono anche mancare, sono: ipersensibilità al caldo, freddo, dolce, salato e acido; dolore al dente, che si irradia nei tessuti circostanti. Solo nei casi più avanzati si può avere sensazione di sapore o alito cattivo. Soltanto quando la polpa dentaria è irrimediabilmente compromessa, si può avere una pulpite acuta con il tipico “mal di denti”: essa richiede il trattamento endodontico del dente “devitalizzazione”.
In che modo si cura la carie?
Le carie che non hanno ancora raggiunto danneggiato gravemente la polpa, si curano con l’otturazione, Dopo aver rimosso tutta la parte cariata del dente l’otturazione implica l’intervento del dentista.
Che cosa fare se il dente fa male?
Tenere in bocca dell’acqua a temperatura ambiente sul lato dove si avverte il dolore, assumere degli analgesici, chiamare il dentista; se dovesse succedere di notte, cercare di riposare in posizione semi-seduta.
Quali accorgimenti adottare subito dopo l'estrazione di un dente?
Nelle 24 ore immediatamente successive all’intervento è consigliabile assumere farmaci ad azione antidolorifica-antinfiammatoria prima che l’effetto dell’anestesia svanisca; appoggiare una borsa del ghiaccio (avvolta su un panno morbido) all’esterno della mascella, in linea con il sito dell’intervento; preferire un’alimentazione prevalentemente liquida-semisolida ed evitare gli alimenti gommosi e duri. Sciacquare dopo i pasti e prima di coricarsi con un collutorio a base di clorexidina, che il Vs dentista Vi prescriverà.
Che cosa fare per prevenire il dolore nei giorni seguenti all'estrazione?
Nei giorni successivi all’intervento è consigliabile seguire le indicazioni del dentista in merito all’assunzione di antibiotici a titolo precauzionale o in caso d’infezione. È possibile supportare la normale igiene della bocca con sciacqui di acqua e sale.